Deciso intervento del leader della Lega
Matteo Salvini definisce una “sciocchezza” l’idea di Di Maio di indire un referendum sull’Euro. Il leader della Lega ha infatti chiarito le proprie posizioni in materia parlando in modo articolato circa le strategie che adotterebbe in caso salisse ad incarichi di governo.
In un intervento a Circo Massimo, su Radio Capital, Salvini dice testualmente: “La vera emergenza è portare il lavoro in Italia: l’euro fa parte delle regole europee che devono cambiare. Da 15 anni ci sentiamo dire che bisogna chiudere gli ospedali per ridurre il debito che invece è aumentato. Quella del referendum è una sciocchezza. C’è la possibilità di avere altre soluzioni per pagare il debito mantenendo l’euro. La mia prospettiva non è uscire dall’euro ma rientrare con nuove regole”.
Quindi la posizione appare chiara. No all’uscita dall’Euro. Si a nuove trattative per rinegoziare la nostra presenza nella moneta unica.
Si tratta certamente di una proposta interessante e finalmente di una strategia attuabile. Sappiamo tutti infatti che le condizioni patteggiate da Romano Prodi al momento dell’adesione all’Euro sono state motivo delle grandi difficoltà incontrate nel nostro Paese durante la crisi.
In quel frangente si sarebbe potuto fare meglio? Questa è una domanda che probabilmente non troverà risposta. È un dato di fatto che alcune “condizioni capestro” che il nostro governo aveva allora accettato, erano state rifiutate dalla Gran Bretagna, che infatti mantenne la Sterlina.
Parola d’ordine: Rinegoziare
Rinegoziare la nostra presenza nella moneta unica è una leva importante, che potrebbe in effetti dare una spinta positiva all’Economia. Specialmente ora che si avvertono i primi cenni di ripresa.
Ma il fatto politico della vicenda è sicuramente la spaccatura del fronte anti-Euro. Chi mastica di Economia sa bene che l’Italia non sarebbe in grado di uscire unilateralmente dall’Euro. Sarebbe una rovina. La Lira, qualora fosse re-introdotta navigherebbe immediatamente in un mare in tempesta. E quelli che sono ora semplici richiami della Comunità Europea, si trasformerebbero in perentorie e anche ingiuste sentenze di mercato.
Salvini ha dimostrato buon senso. I toni adottati nei confronti di Di Maio lasciano inoltre trasparire la crudezza della lotta politica e la tensione che cresce a mano a mano che ci si avvicina alla elezioni.